Il cibo ha sempre rappresentato una delle grandi passioni di Luciano Pavarotti.
Cibo per gli emiliani (ma è una caratteristica che ben calza a tutti gli italiani in generale) significa non solo nutrimento, ma anche convivio. La dimensione “sociale” di ogni pasto era un elemento fondamentale per il Maestro, sinonimo di gioia per lui.
Il cibo per il Maestro rappresentava anche il legame con la sua terra e, quando la sua professione lo portava lontano da casa, ritrovare I sapori emiliani era un modo per sentirsi meno lontano dalle sue origini e dal suo mondo.
Ma Pavarotti amava molto anche cucinare. Ai fornelli era curioso, chiedeva spesso di conoscere ingredienti e procedimenti; appresi i passaggi fondamentali, era solito prendere appunti sulle pagine delle sue agende personali, che sono state il punto di partenza per confezionare questo ricettario.
Le ricette custodite nelle agende sono state affidate alle mani sapienti dello Chef stellato Luca Marchini affinché dagli appunti sparsi del Maestro prendessero forma procedimenti compiuti e rifiniti e si potessero, altresì, accompagnare le ricette originali con l’immagine del piatto cucinato e pronto da servire in tavola.
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Acquistando questo volume contribuirai a sostenere l’attività della Fondazione Luciano Pavarotti, un ente no-profit che ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria umana ed artistica del Maestro Pavarotti.
La Fondazione gestisce la Casa Museo Pavarotti a Modena, organizza iniziative culturali, promuove la divulgazione dell’opera con eventi in Italia e all’estero e sostiene i giovani talenti del canto lirico.
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